Bitcoin bloccato in un vicolo cieco

Bitcoin sta chiudendo il 2025 in un vicolo cieco. La criptovaluta mostra pochi segnali di vita, rimanendo intrappolata tra 84.000$ e 94.000$. Un asset che è cresciuto per anni grazie all'hype, alla volatilità e alle rapide fluttuazioni è stato oscurato dal ritorno degli indici azionari statunitensi ai massimi storici e dall'oro pronto a registrare la sua migliore performance dal 1979. Eppure, al di là del prezzo, quest'anno è stato particolarmente significativo per l'asset digitale.

Andamento di Bitcoin e altri asset nel 2025


Nel 2025 il volume delle operazioni in criptovalute è quadruplicato, passando da 2,17 miliardi di dollari a 8,6 miliardi di dollari. Tra le operazioni più rilevanti: l'acquisizione da parte di Coinbase della piattaforma di trading di derivati Deribit per 2,9 miliardi di dollari, l'acquisizione da parte dell'exchange Kraken della piattaforma statunitense di trading retail di futures NinjaTrader per 1,5 miliardi di dollari e l'acquisizione da parte di Ripple del prime broker di criptovalute Hidden Road per 1,25 miliardi di dollari.

Il numero complessivo delle operazioni è salito a 267, ovvero +18%. Non un incremento così eclatante come il volume, ma comunque significativo. A questo va aggiunta la diffusa volontà delle società attive negli asset digitali di quotarsi in borsa, un contesto regolamentare più favorevole, il progressivo ritiro delle cause legali contro alcune società di criptovalute e la revoca di divieti: tutto ciò permette di definire il 2025 un anno riuscito per Bitcoin, a eccezione del prezzo.

Andamento di BTC/USD e media mobile


L'arrivo di investitori istituzionali sul mercato ha ridotto la volatilità. BTC/USD ha smesso di essere acquistato semplicemente perché il prezzo saliva. Alcuni lo definiscono un periodo di maturità e l'attenuarsi dei timori che un giorno le criptovalute sarebbero scomparse dai mercati finanziari. Più importante, però, è il surplus.

Le balene delle criptovalute e i semplici detentori a lungo termine stavano attivamente vendendo Bitcoin: si tratta della più rapida liquidazione di token almeno degli ultimi cinque anni. L'offerta era alle stelle e la domanda non era in grado di assorbirla. I precedentemente popolari ETF specializzati hanno sofferto deflussi di capitale.

Le tesorerie delle criptovalute erano esitanti ad acquistare asset digitali durante il mercato ribassista. Perfino il pioniere del settore, la società Strategy di Michael Saylor, dopo due settimane consecutive di acquisti di Bitcoin ha iniziato a costituire riserve: per questo ha raccolto 748 milioni di dollari emettendo azioni ordinarie.


A seguito della transizione del mercato delle criptovalute verso un surplus, la coppia BTC/USD si è discostata dagli indici azionari statunitensi. Bitcoin, una volta associato all'«oro digitale», ha perso nettamente rispetto al metallo tradizionale. Ha cessato di essere percepito sia come asset rischioso sia come bene rifugio — in pratica, né carne né pesce. Non sorprende che il 2025 si chiuda per Bitcoin in un vicolo cieco.

Tecnicamente, sul grafico giornaliero BTC/USD, il consolidamento continua nell'intervallo 84.000-94.000. Di cosa si tratta? Si tratta di un accumulo di posizioni lunghe o di una distribuzione di posizioni corte? La risposta arriverà solo con l'uscita di Bitcoin da questo corridoio di negoziazione. Ha senso impostare ordini di vendita a partire da 84.000$ e ordini di acquisto a partire da 94.000$.