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FX.co ★ EUR/USD sfida i pronostici: rialzo a breve termine?

EUR/USD sfida i pronostici: rialzo a breve termine?

EUR/USD sfida i pronostici: rialzo a breve termine?

Questa settimana la valuta europea sta cercando nuovamente di superare quella americana. L'euro non perde la speranza di una rivincita, anche se la strada verso la vittoria è ancora lunga. Tuttavia, è possibile che ciò accada, poiché le difese del dollaro mostrano spesso delle debolezze. In queste circostanze, l'euro sfrutta la temporanea fragilità del dollaro, ma il successo della moneta unica rimane incostante.

Secondo i dati attuali, questa settimana la coppia EUR/USD verrà scambiata a un livello piuttosto alto, vicino ai valori di 1,0655-1,0665. Per quanto riguarda le previsioni a lungo termine, esse continuano a indicare un calo dell'euro fino al livello di 1,0500. Attualmente, l'euro è sotto pressione rispetto al dollaro, dato che i partecipanti al mercato ipotizzano che la BCE inizierà a ridurre i tassi di interesse a giugno, mentre la Fed è ancora in fase di riflessione.

Lunedì, 22 aprile, la coppia EUR/USD ha raggiunto in modo deciso il livello di 1,0655. Secondo gli esperti, la valuta europea ha mostrato un buon inizio, anche se è probabile una flessione verso la fine della settimana. Tuttavia, l'euro ha lanciato un attacco deciso al dollaro, guadagnando terreno.

EUR/USD sfida i pronostici: rialzo a breve termine? La prospettiva di una possibile riduzione dei tassi di interesse da parte della Fed rimane incerta. Gli analisti sostengono che, per convincere i mercati di più tagli ai tassi nel 2024, saranno necessari diversi indicatori macroeconomici statunitensi poco incoraggianti. Con tutto ciò, in condizioni del dollaro ipercomprato, è probabile un cedimento a breve termine di quest'ultimo. Ciò darebbe alle valute come l'euro e la sterlina la possibilità di riprendersi, ritengono gli esperti.

Questa settimana, gli analisti si aspettano che la coppia EUR/USD proverà a ritestare il livello di 1,0700. È uno scenario più probabile rispetto alla possibilità di un nuovo minimo settimanale al livello di 1,0600. Tuttavia, il rafforzamento dell'euro sarà limitato e di breve termine, poiché la maggior parte dei dati indica un indebolimento della sua quotazione nelle prossime settimane. Ciononostante, alcuni analisti istituzionali sono convinti che l'obiettivo a medio termine per la coppia EUR/USD sia il livello di 1,0500. Secondo Fawad Razaqzada, esperto di City Index, la coppia EUR/USD rimane "all'interno di un canale ribassista e sotto tutte le principali medie mobili".

Secondo le stime di un analista di City Index, la direzione di minor resistenza per la coppia è verso il basso. "La principale resistenza per EUR/USD si trova nell'area di 1,0695-1,0725. Il supporto potenziale è situato al livello di 1,0600, seguito dal fondo del canale vicino a 1,0500", conclude F. Razaqzada. Alcuni analisti prevedono che la coppia possa tornare ai minimi di novembre 2022, cioè al livello di 1,0450. Tuttavia, questo è attualmente improbabile, poiché "sarà necessario un rafforzamento delle tendenze attuali". È importante notare che queste tendenze comporterebbero ulteriori riduzioni dei tassi da parte della Fed, il che influenzerebbero la dinamica del tasso di riferimento della BCE.

La valuta europea potrebbe riprendersi rispetto a quella americana se i dati sulla crescita economica degli USA, che saranno pubblicati giovedì 25 aprile, risultassero inferiori alla previsione di consenso. In precedenza, questo pronostico prevedeva un aumento del 2,3% su base annua nel primo trimestre del 2024. I dati alti, ancora una volta, potrebbero stimolare il rally del dollaro, secondo gli esperti. Allo stesso tempo, gli analisti considerano che dietro ai dati deludenti possano seguire significative mosse sul mercato valutario.

EUR/USD sfida i pronostici: rialzo a breve termine?

Secondo gli esperti, l'evento chiave di questa settimana non sono i dati sul PIL degli USA, ma i report sull'inflazione PCE di venerdì. Gli economisti ritengono che tali informazioni siano cruciali per la Fed, che focalizza principalmente la sua attenzione sul livello dell'inflazione. Tuttavia, i dati del 2024 indicano che la Fed è orientata verso un marcato aumento dell'indice principale dell'inflazione (CPI). Ciò nonostante, gli indici PCE potrebbero avere un impatto significativo sul mercato, dove i trader si aspettano un aumento dello 0,3% su base mensile.

Inoltre, martedì 23 aprile, verrà pubblicato un report sull'eurozona, che rappresenterà l'evento principale per l'euro. Secondo le previsioni preliminari, l'indice dell'attività commerciale nel settore dei servizi nell'UE sarà di 51,9 punti, mentre l'indice dell'attività commerciale nel settore manifatturiero sarà di 46,5 punti. Quest'ultimo è particolarmente importante per l'eurozona, poiché riflette la situazione del settore manifatturiero tedesco. È importante notare che l'economia tedesca rimane il motore delle nazioni dell'eurozona, anche se sta perdendo sempre più la sua forza trainante.

Gli analisti prevedono un indebolimento dell'euro rispetto al dollaro "se i dati dell'eurozona sorprenderanno, mentre i dati del Regno Unito deluderanno, e viceversa". In precedenza, gli esperti dicevano che la coppia GBP/USD avrebbe recuperato le recenti perdite. L'attenzione principale sarà rivolta ai report PMI nel Regno Unito e all'inflazione negli Stati Uniti. Mercoledì, 24 aprile è prevista la pubblicazione dei dati sul clima degli affari in Germania. In questo contesto, la reazione dell'euro potrebbe essere imprevedibile, avvertono gli esperti. Tutto dipenderà dai rapporti macroeconomici in arrivo, che i partecipanti al mercato monitorano attentamente.

Le aspettative degli investitori per una riduzione dei tassi di interesse prevista per maggio 2024 sono aumentate notevolmente, e ora i partecipanti al mercato prevedono due tagli dei tassi durante l'anno. Precedentemente, la Fed e la Banca d'Inghilterra avevano espresso dubbi su un inevitabile taglio dei tassi, ma la situazione potrebbe cambiare in qualsiasi momento.

Per quanto riguarda l'area dell'euro, la questione di una riduzione del tasso di riferimento rimane aperta. Secondo Madis Müller, membro del Consiglio Direttivo della BCE e capo della Banca Centrale dell'Estonia, il regolatore "non dovrebbe affrettarsi a procedere con ulteriori riduzioni dei tassi di interesse dopo il primo passo previsto per giugno". Secondo il funzionario, a giugno la BCE taglierà il tasso, e lo farà ancora diverse volte entro la fine dell'anno. "È necessario procedere con cautela e non accelerare l'allentamento della politica monetaria. Bisogna attendere che i dati economici confermino che l'inflazione si sta stabilmente avvicinando al target", conclude M. Müller.

Molti esperti concordano su questo punto di vista. La maggior parte degli analisti ritiene che, se i dati economici saranno favorevoli, sarebbe opportino procedere con alcuni tagli del tasso di riferimento entro la fine del 2024.

*The market analysis posted here is meant to increase your awareness, but not to give instructions to make a trade
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