Ieri il dollaro americano è crollato bruscamente nelle coppie con vari asset rischiosi dopo la notizia che i consumatori negli Stati Uniti, prima dello shutdown più lungo della storia, hanno mostrato segni di stanchezza; da allora le previsioni sono solo peggiorate.
Stando ai dati pubblicati martedì, le vendite al dettaglio a settembre sono aumentate solo dello 0,2%. Un rapporto più recente del Conference Board ha mostrato che il sentiment dei consumatori è sceso al livello più basso da sette mesi, riflettendo preoccupazioni riguardo al mercato del lavoro e all'economia. Anche il calo dell'indice dal 95,5 di ottobre all'88,7 di novembre rappresenta un aspetto molto significativo e sensibile, nonché un fattore negativo per il dollaro.

I dati hanno sollevato non poca preoccupazione tra i trader, i quali temono che un rallentamento della spesa dei consumatori possa preannunciare un più ampio rallentamento economico. Il dollaro ha reagito immediatamente alla notizia, scendendo rispetto alle valute principali come l'euro e la sterlina. I trader hanno iniziato a rivedere le loro aspettative riguardo alla futura politica della Federal Reserve, ipotizzando che la banca centrale potrebbe continuare ad abbassare i tassi di interesse per stimolare la crescita economica.
Le deboli vendite al dettaglio e il calo del sentiment dei consumatori hanno accentuato le preoccupazioni riguardo al rallentamento della crescita economica globale.
"La situazione dei consumi, che è stata il vero motore della crescita negli ultimi anni, solleva ora molte domande", dichiara Pantheon Macroeconomics.
Il fatto che i consumatori acquistano una quantità minore di beni costosi e cercano offerte vantaggiose parla da sé. Secondo i dati della società di credito TransUnion, oltre la metà degli americani prevede di spendere in questa stagione festiva almeno quanto speso lo scorso anno. Tuttavia, ciò è in parte dovuto all'aumento dei prezzi, poiché alcune aziende, a causa dei dazi, sono obbligate a ridurre gli sconti durante il "Black Friday".
Nel frattempo, i politici continuano a dividersi sull'opportunità di ridurre i tassi di interesse e discutono le prospettive per l'occupazione, considerando che l'inflazione continua a superare gli obiettivi. A causa della sospensione del governo, non avranno dati fondamentali per i mesi passati su nessuno di questi aspetti fino alla riunione di metà dicembre.

Per quanto riguarda l'attuale quadro tecnico EUR/USD, i compratori devono ora pensare a come conquistare il livello di 1,1600. Solo questo permetterà di puntare al test di 1,1630. Da lì, si potrà salire a 1,1655, ma farlo senza il supporto dei grandi operatori sarà piuttosto problematico. L'obiettivo più lontano sarà il massimo di 1,1675. Nel caso in cui lo strumento di trading scenda fino a circa 1,1575, mi aspetto che ci siano azioni significative da parte dei grandi compratori. Se lì non ci sarà nessuno, sarebbe bene aspettare un aggiornamento del minimo di 1,1550 oppure aprire posizioni long da 1,1520.
Per quanto riguarda la situazione tecnica attuale del GBP/USD, i compratori di sterline devono conquistare la resistenza più vicina a 1,3211. Solo in questo modo sarà possibile puntare a 1,3244, oltre il quale sarà piuttosto difficile andare. L'obiettivo più lontano sarà l'area di 1,3275. In caso di calo della coppia, i ribassisti tenteranno di prendere il controllo a 1,3180. Se ci riusciranno, la rottura del range infliggerà un colpo serio alle posizioni dei tori e porterà il GBP/USD al minimo di 1,3155, con la prospettiva di scendere a 1,3125.
