FX.co ★ Europa a rischio shock energetico se la Russia interrompe le forniture di gas

Il settore energetico è il tallone d'Achille dell'Unione Europea! Quest'area rimane problematica da tempo e non si vede la fine! Tutti si chiedono: quando si risolverà questa situazione? Tanto più che il regolatore energetico dell'UE ha avvertito che i paesi dell'area euro dipendono ancora dall'importazione di gas naturale liquefatto (GNL) russo. Gli esperti sono certi che un rifiuto totale di tale risorsa provocherebbe uno shock energetico negli stati europei.

Molti rappresentanti dell'UE credono che la riduzione delle importazioni di GNL russo debba avvenire gradualmente. In questa questione non bisogna affrettarsi. Allo stesso tempo, il regolatore energetico osserva che ai paesi dell'eurozona è difficile tenere il piede in due scarpe: trovare un equilibrio tra sicurezza energetica e indebolire economicamente la Russia attraverso la riduzione degli acquisti di GNL.

Si è riferito in precedenza che l'esportazione di gas attraverso i gasdotti dalla Russia verso i paesi europei ha raggiunto il massimo degli ultimi sei mesi. Rispetto al periodo corrispondente del 2023, le forniture di questo combustibile blu sono aumentate di oltre un quarto.

Alla fine di febbraio 2024, la Francia si è rivelata il maggior acquirente di GNL russo, superando altri stati esteri, con acquisti del valore di 322,3 milioni di euro.

Da notare che, mentre procede alla riduzione delle forniture di gas tramite gasdotti, la Russia sta espandendo la produzione di GNL. Bisogna ingegnarsi! Entro il 2030, il paese prevede di aumentare il suo volume a 100 milioni di tonnellate, equivalente a un quinto della produzione mondiale di gas. Secondo una stima del vice primo ministro Alexander Novak, attualmente la Russia detiene l'8% della produzione globale di GNL.